L’assenza di un contratto di locazione non esenta il proprietario dell’immobile dalla responsabilità per l’incidente mortale occorso agli aspiranti inquilini


Con la sentenza n. 1508 del 15 gennaio 2014, la Corte di Cassazione ha stabilito che non è necessaria la prova di un contratto scritto di locazione per attribuire, ai proprietari di una casa, la responsabilità per la morte degli affittuari, causata dall’esalazione di monossido di carbonio dovuta al cattivo funzionamento della caldaia.

Il fatto che il decesso degli affittuari fosse avvenuto in assenza di un contratto di affitto non esenta i proprietari dell’immobile dalla responsabilità per l’incidente mortale. Nel caso di specie, alle due vittime erano state date le chiavi di casa solamente per permettere una visita preliminare all’immobile. I due aspiranti inquilini, prima di trasferirsi nell’alloggio, avevano cominciato dei lavori di imbiancatura e allacciato a loro nome le utenze.

Secondo la Cassazione, queste circostanze indicano che tra le parti fosse stato effettivamente già stipulato, per fatti concludenti, un contratto di comodato gratuito, finalizzato alla anticipazione degli effetti del futuro contratto scritto di locazione, con il trasferimento della detenzione dell’immobile. Da ciò, “originava in capo ai proprietari una posizione di garanzia della sicurezza del bene che andavano a consegnare”. La suprema Corte ha quindi annullato, ai soli effetti civili, la sentenza del giudice di merito, rinviata per le verifiche.

fonte:www.bluerosso.it